La fatica del turista

La fatica del turista

Prima di visitare una città che non conosco cerco di informarmi, sia a livello di mappatura che di cose da vedere, famose e/o insolite.

C’è a chi piace andare alla cieca, all’avventura. Io preferisco avere un minimo di preparazione, senza esagerare; mi piace, guardando la cartina geografica del posto, capire a colpo d’occhio dove sono o dove si trova il posto che voglio visitare.

E’ un concetto che ho acquisito facendo la scuola di Shiatsu: se padroneggi la pratica puoi permetterti di improvvisare, quindi se padroneggi le strade, puoi permetterti di fare delle deviazioni per scoprire scorci nascosti.
E a Venezia questa Regola Regala un’esperienza unica!

Io abito a Vicenza e per arrivare a Venezia ci impiego meno di un’ora; ma chi abita lontano, per chi arriva in questa città per una vacanza speciale, ogni ora, ogni momento, ogni esperienza sono ricchi di aspettative.

Venezia non è semplice da girare. Ci sono 3 percorsi principali che portano il flusso di turisti dalla stazione al Ponte di Rialto e a piazza San Marco. Qui si coglie una minima parte della città: per respirare un’aria meno “scontata” è necessario sapersi orientare, scivolare in strette calle stando attenti a non incappare in quelle che si interrompono con il passaggio di un canale.
E bisogna considerare che anche Google Maps non funziona bene, spesso si impalla o non è preciso nella posizione.

Io che la giro da 20 anni non la conosco ancora al 100% ma me la cavo egregiamente!
E posso permettere ai viaggiatori di visitarla senza ansie, senza perdere mezz’ore preziose a capire dove e come andare.

E questo è il Valore Aggiunto: farsi accompagnare da chi Venezia l’ha già scoperta!

E la mia Mission è proprio quella di stupire le Persone, mostrando loro scorci poco conosciuti oltre che far vivere l’esperienza del bacaro.

Un connubio magico che permette a questa incredibile città di svelarsi un po’ di più rispetto a quello che si è soliti vedere.